Romeo
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Quella che si è appena conclusa con un totale fallimento, è stata la mossa più meschina, egoista ed irriguardosa verso quella che è l'anima del calcio dal 1863 (anno in cui è nato il calcio moderno in Inghilterra) ad oggi. Capolista e ideatore (nonché sobillatore) dei compagni di merende indebitati, il nostro Andreino Agnelli. Incurante della passione degli sportivi di tutto il mondo, della sportività e della meritocrazia (lasciamo perdere De Coubertin), il nostro tipetto a strisce bianconere ha cercato di mettere su un teatrino per (pseudo) ricchi sfondati che, in realtà, annegando nei debiti da loro stessi contratti (con conduzioni sciagurate dei loro club), altri non era che un tentativo estremo di non affondare provando ad attaccarsi alla mammella sempre generosa del solito miliardario in cerca di diritti tv. Il teatrino in questione sarebbe stato animato da pochi club (blasone, ricchezza e potenzialità di ricchezza i criteri di affiliazione a tale teatrino), tutte le altre squadre a guardare, a fare campionati minori che mai sarebbero sfociati nella partecipazione a tale teatrino... insomma, a contare i noccioli, teste e lische. Bravo, bravissimo, super bravo. Un grande questo Andrea Agnelli, meriterebbe il nobel per il cinismo, l'egoismo ed il menefreghismo... ma del resto cosa ci si poteva aspettare da un individuo che avallava qualsiasi cosa fatta da tale Moggi, maestro incontrastato delle suddette caratteristiche umane che, già di per conto suo, ne aggiungeva altre molto biasimevoli che non citerò per quieto vivere (ma chi segue il calcio sa benissimo a cosa mi riferisco). Non che i parrucconi impomatati della FIFA e della UEFA siano dei modelli di virtù, per carità; ne hanno combinate di cotte e di crude sia sotto l'aspetto economico che governativo (un certo Blatter vi dovrebbe ricordare qualcosa), ma insomma, non erano ancora arrivati a cercare di annientare l'anima del calcio come hanno cercato di fare queste 12 sorelle capitanate dal pifferaio magico bianconero. Non trovo le giuste parole per esprime l'immenso sdegno e schifo che provo per queste persone che hanno cercato di distruggere una delle passioni più grandi della mia vita. Adesso il pericolo è passato? Macché. Purtroppo temo che prima o poi torneranno all'attacco; ordiranno qualche altra strategia, qualche altro piano diabolico per ridurre il calcio ad una specie di play station, un qualcosa di asettico da guardare dal divano. E' triste constatare che alcuni pseudo tifosi di queste squadre virtuali sarebbero favorevoli a veder nascere questo abominio denominato Super Lega (che io rinominerei ISIEVNSUC: io so io e voi non siete un cazzo). Queste persone favorevoli, in realtà, non amano il calcio, vogliono solo consolidare la loro posizione sul carro dei vincitori. Chi ama il calcio, ama gli stadi, ama le classifiche, accetta le retrocessioni, gioisce per le promozioni e gli obiettivi raggiunti sul campo e vuole che tutte le realtà calcistiche siano rappresentate ed abbiano la possibilità di perseguire e raggiungere qualsiasi risultato. Un vero tifoso non vuole annientare tutte le altre realtà calcistiche solo per vedere la propria squadra vincere in un consesso esclusivo ed estrapolato da tutti gli altri campionati. Un vero tifoso ama la meritocrazia e non un torneo basato sul blasone ed i soldi. Inutile spiegare certe cose a questi pseudo tifosi perché questi valori o ce li hai o non ce li hai. Ora speriamo di stare un po' tranquilli fino al prossimo assalto di questo gruppetto di cinici adoratore del Dio denaro. Speriamo anche che nel frattempo vengano studiati alcuni accorgimenti che soddisfino il gruppetto suddetto senza però calpestare il calcio e la stragrande maggioranza dei suoi appassionati sostenitori.
Da un appassionato amante del calcio. Anoig
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